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Giornata della memoria

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Quest’anno ricorre il sessantasettesimo anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, la fine dell’incubo della Shoah e in Italia si celebra la dodicesima Giornata della Memoria, e che è divenuta in questi ultimi anni molto sentita dalla popolazione, dagli allievi delle scuole e dalle istituzioni.

Il tentativo di annientamento degli ebrei d’Europa è una parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze, spingendo le persone a chiedersi come possa essere potuto accadere. Molte opere letterarie, filosofiche e drammatiche in merito alla tragedia della Shoah, hanno cercato di spiegare come la storia umana abbia raggiunto il suo abisso. La  Shoah quindi rappresenta un monito per tutta l’umanità, e da esso nasce l’imperativo di dover conoscere quello che è stato, per non commettere gli stessi errori. In questo preciso periodo di crisi,  è molto importante tenere presenti le radici e i valori sui quali si fonda la nostra civiltà. Occorre quindi tenere d’occhio le storture e i veleni, anche razzisti e xenofobi, che i momenti di difficoltà possono far emergere. La persecuzione plurisecolare degli ebrei culminata con la tragica soluzione dei campi di sterminio, ha evidenziato il significato dell’essere minoranza, molto spesso discriminata quando non perseguitata: la storia può fungere dunque da esempio, per tutti quei gruppi ed etnie che faticano a  integrarsi nelle civiltà occidentali.
Il Giorno della Memoria, viene anche quest’anno celebrato a San Marzano dalla Pro Loco Marciana, che in collaborazione con la Parrocchia San Carlo Borromeo, gli allievi degli Istituti G. Falcone, A. Casalini e G. Castriota, il patrocinio dell’ amministrazione Comunale di San Marzano e dell’ amministrazione Provinciale di Taranto, organizzano il 1° Febbraio  prossimo a partire dalle 19.00 presso la Chiesa San Carlo Borromeo in San Marzano, un incontro, dibattimento con letture di poesie da parte degli allievi delle scuole e concerto dei Cantacunti, il gruppo cantastorie del Salento, che rinnova il proprio impegno per la giornata della memoria, dopo i concerti previsti il 27 gennaio a Vernole(Le) e il 28 mattina al Liceo Classico di Manduria(Ta).
La compagnia di cantastorie di Manduria intende onorare e ricordare le vittime ingiuste e ingiustificate della Shoa, attraverso ballate in musica, che proprio alla memoria della Shoa hanno dedicato un CD dal titolo “Il bosco di betulle”, incentrato sulla figura di Elisa Springer, sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e manduriana d’adozione. Sull’origine dell’opera, così Gianni Vico, cantastorie del gruppo: “L’incontro con Elisa Springer ha significato per noi tantissimo: Elisa è stata una donna ostinata e caparbia, che ad un certo punto ha deciso di rivelare la sua storia e l’ha fatta con il coraggio e la forza d’animo che l’hanno sempre contraddistinta fino alla sua morte. Il nostro impegno nel giorno della memoria, quindi – continua Vico – è una maniera, nello stile del cantastorie, di ricordare la figura di Elisa ed insieme a lei i milioni di uomini e donne che hanno ingiustamente patito nei campi di concentramento di tutta Europa la più grande ingiustizia che la storia annoveri tra i suoi annali. Non dobbiamo avere timore di ricordare, anzi, la Memoria di ciò che è stato deve renderci consapevoli che l’intolleranza, l’odio, la xenofobia non hanno abiti propri e sanno camuffare il proprio aspetto rubando i panni anche ai nostri atteggiamenti quotidiani.

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