Il cowboy e il pirata

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Uno di fianco all’altro. Fino in cima, anzi, oltre. Per raggiungere il traguardo da vincenti, da campioni, da eroi. Le storie di Marco Pantani e di Lance Armstrong sono state legate per anni da un filo sottilissimo, quasi impercettibile. La loro, una battaglia senza fine. Prima in pista, poi sulle pagine dei giornali, a colpi di dichiarazioni al vetriolo che non lasciavano spazio a cortesie.

Quindi, lo scossone, il fulmine che ha rotto l’equilibrio e ha deciso un destino: la caduta del Pirata per via di un controllo antidoping che ha rotto l’incantesimo e ha spinto al pianto l’Italia del ciclismo. E mentre lui, il Pirata, l’idolo delle folle, il fuoriclasse che aveva messo tutti in fila al Giro d’Italia e al Tour de France del 1998, cadeva nella polvere per una colpa che non sentiva sua, l’altro, il Cowboy, prendeva il suo posto in cima alle passioni del popolo delle due ruote, per diventare da lì a poco il migliore di tutti, meglio, il migliore di sempre. Finché anche le responsabilità dell’americano vengono a galla, al termine di un vorticoso elenco di menzogne che si chiude con un’intervista in diretta tv. Tutto da rifare. Tutto da riscrivere. Glorie e fango.

Da Settembre in Bibliorete.

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