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Studi e approfondimenti Arbereshe

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La Pro Loco Marciana da diverso tempo è fortemente impegnate nel costanteFoto di gruppo tentativo di recuperare e  valorizzare la memoria storica della tradizione e della lingua arbereshe. A tal fine, sempre nell’ottica della valorizzazione del patrimonio culturale del territorio di San Marzano di San Giuseppe e della sua minoranza linguistica, si è arricchita di un’ importante confronto e approfondimento linguistico, con un’ intensa giornata di interviste effettuate alla comunità arbereshe del comune di San Marzano, nel tentativo di catalogare informazioni, aspetti e piccole sfaccettature della lingua, allo scopo di raccogliere più materiale possibile, tale da poter integrare e completare il volume del dizionario degli abitanti del comune tarantino, la più grande comunità arbereshe in Italia, unico centro del suo genere nella provincia di Taranto.

 

Foto di gruppoLa Pro Loco Marciana ha organizzato una sessione di interviste, dirette dallo studioso Costantino Bellusci  arbëresh originario di  Plataci (Cs), che è attualmente docente di religione cattolica presso le scuole medie ed elementari statali italiane. Dopo gli studi giovanili in Scienze Religiose, ha continuato il percorso nella Pontificia Università Lateranense per il conseguimento del Baccellierato in Sacra Teologia. Si interessa di storia delle tradizioni popolari e di linguistica, con preferenza per le parlate albanesi d’Italia. Nel 2010 ha pubblicato il primo volume della collana intitolata  “ARBASHKUAR” un’ Opera Omnia che Bellusci sta curando insieme alla Dott.ssa Flavia D’Agostino. Tale opera, pubblicata dai due autori italo-albanesi, consterà di ben 15 volumi, ed è un dizionario arbëresh lessicografico – didattico che contiene oltre diecimila termini linguistici tra sinonimi, varianti, proverbi e frasi idiomatiche bilingue delle diverse Comunità italo-albanesi esaminate che, per oltre il 70%, sono comuni a quelle della lingua madre albanese. «Abbiamo riportato -affermano gli autori nell’introduzione- tutte le parole più correnti e comuni delle varie parlate popolari, prestando attenzione ad inserire, prevalentemente, quelle più originali (ma non soltanto) che permettono agli Arbëreshë di comprendersi facilmente e di poter instaurare un discorso chiaro e completo nella loro lingua». Oltre a questo, non mancano Foto di grupponel dizionario di Bellusci-D’Agostino anche i riferimenti storici e culturali alla stessa madrepatria Albania, come traspare dal minuzioso lavoro di comparazione dei termini effettuato dagli autori. Il dizionario quindi  si propone come un ottimo strumento di studio per chiunque voglia conoscere ed approfondire la conoscenza delle parole comuni delle “parlate” degli Albanesi d’Italia, le loro varianti tra i vari centri e le dovute comparazioni con l’odierno albanese d’Albania. L’opera si prefigura come un grosso contenitore, capace di fornire una guida significativa sulle varie minoranze linguistiche, ma soprattutto fungere da punto di partenza per nuove e ulteriori analisi e approfondimenti linguistico-culturali.

Nel video documentario che segue, ricavato durante l’ incontro organizzato presso le strutture del Comune di San Marzano di San Giuseppe il 20 dicembre scorso, grazie alle gentile collaborazione e partecipazione della popolazione e degli enti locali, momento cruciale è stato il dettato di una filastrocca sul vino, ad opera del Cav. Gregorio Talò e l’interpretazione della stessa ad opera dell’artista folk arbereshe Peppino De Padova.

A seguito uno dei momenti più intensi: la lettura e interpretazione di un testo in arbereshe scritto dal compianto Prof. Carmine De Padova, eseguito da Anna e Angela Frusi. Successivamente all’ esibizione, la canzone viene tradotta, e non mancano momenti di commozione.

La giornata di confronto e studio, si chiude con un importante full immersion con i vocaboli di tutti i giorni, e l’intervista viene eseguita nei locali della sede della Pro Loco, al cospetto degli artisti del gruppo Arbereshe-Folk “Katundi ne Zembra” che traducono e spiegano alcune particolarità dei termini di uso quotidiano, come i nomi dei mesi e della settimana.

Il lavoro di composizione del dizionario Bellusci-D’Agostino, presuppone la comparazione tra le diverse parlate dei paesi arbëreshë perché tale idioma, nelle nostre aree geolinguistiche, non è ne unico e neppure statico. Nel corso dei secoli, tale lingua, ha ricevuto varie influenze linguistiche, mischiandosi in tante venature subidiomatiche.  Scopo finale dell’opera sarà quella di unificare le diverse parole comuni, per dare vita ad una “lingua unica” poichè le parlate arbëreshe sono molto simili tra loro. Gli Arbëreshë, avranno la possibilità di comprendersi tra di loro, senza che fattori di spazio e di tempo ne pregiudicano la lingua e l’appartenza storica, sociale, etno-antropologica. In conclusione, il lavoro condotto dal Prof. Bellusci a cui la Pro Loco ha voluto partecipare e contribuire, è il frutto di un’ approfondita, continua e lunga ricerca in itìnere, che ha comportato e sta comportando, tuttora, una costante, intensa ed immane attività di studio di rinvenimenti, di interviste ed analisi, che ottengono spesso un particolare apprezzamento dagli Arbëreshë più anziani dei paesi esaminati, ultimi depositari del ricco patrimonio di questa piccola grande minoranza etno-linguistica, dai quali ogni giorno il gruppo di lavoro riceve incoraggiamento e sostegno morale a proseguire nell’opera di salvaguardare e valorizzare questo ingente e secolare tesoro culturale in nostro possesso.

Talò Cosimo

Direttivo Pro Loco Marciana

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