Pensione casalinga, si può avere una rendita con un versamento mensile. Esaminiamo quali sono le somme che occorre accantonare.
Fortunatamente le attività quotidiane di cura della casa e della famiglia sono considerate un lavoro a tutti gli effetti. Un lavoro che prevede anche impegni gravosi oltre che continui e quotidiani. Quindi perché non considerare la necessità di una pensione per le donne e gli uomini che si occupano delle faccende domestiche?
Non è certo soltanto un riconoscimento è anche un diritto di chi contribuisce in maniera determinante agli equilibri e alla stabilità economica della famiglia con la conduzione della casa attraverso le faccende domestiche e la cura dei figli. Esiste oggi la possibilità di ottenere un pensione per le casalinghe e i casalinghi. Vediamo in che consiste questa opportunità
Pensione casalinghe, vediamo i dettagli
Il Fondo pensione INPS per casalinghe e casalinghi è destinato a chi svolge lavori di cura domestica e della famiglia senza retribuzione. Non si tratta di un fondo obbligatorio, ma è possibile aderirvi volontariamente. Significa che chi decide di iscriversi al fondo, può versare dei contributi volontari, accreditati sul conto previdenziale per formare una pensione al termine del periodo.
Il conteggio della somma finale è fatto con il sistema contributivo, per cui è importante avere un montante contributivo cospicuo (il capitale che la lavoratrice o il lavoratore accumula nel corso della sua attività) per ottenere una pensione dignitosa. L’iscrizione al Fondo casalingo è possibile dai 16 ai 65 anni per donne e uomini, purché non si presti attività lavorativa con obbligo di iscrizione previdenziale e non si riceva già una pensione diretta.
Per avere una pensione mensile finale, si devono versare contributi per almeno 5 anni e raggiungere un importo di almeno 1,2 volte il valore dell’assegno sociale. Il versamento può essere effettuato in qualsiasi giorno dell’anno nella piattaforma PagoPA, considerando che la soglia minima di contributi versati mensilmente è di 25,82 euro.
A questo punto occorre ricordare che il sistema di calcolo della pensione casalinghe è quello contributivo, non particolarmente vantaggioso con importi di bassa entità. Per avere una pensione di 500 euro al mese, si deve versare mensilmente per 30 anni circa 300 euro. Una pensione di mille euro al mese dopo 10 anni di contributi, necessita di 1.300 euro al mese.
Con il sistema contributivo il montante deve essere consistente per avere una pensione dignitosa. Perciò più si accumula (ricordando che alla fine si applica un coefficiente di trasformazione che sale con l’età) e maggiore è l’importo della pensione finale che si può ottenere.
