Spid a pagamento, da luglio cambia tutto: quali sono le alternative gratis

Alcuni dei principali provider nella gestione dello SPID hanno annunciato che, a partire da luglio, il servizio sarà a pagamento. Fortunatamente, restano delle alternative gratis.

Entrato in vigore nel 2016, il Sistema Pubblico di Identità Digitale nel corso del tempo si è affermato come uno strumento fondamentale per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Lo SPID garantisce un’identificazione sicura degli utenti ed è, quindi, essenziale per lo svolgimento di diverse procedure. A partire da luglio, diventerà a pagamento presso alcuni dei principali provider. Tuttavia, continueranno ad esserci delle alternative gratuite.

Donna al computer, logo SPID
Spid a pagamento, da luglio cambia tutto: quali sono le alternative gratis – prolocomarciana.it

Nel 2021 il possesso dello SPID è diventato obbligatorio per accedere ai servizi online della PA. Il sistema si basa sull’utilizzo di credenziali – nome utente e password – per accertare la propria identità digitale senza dover effettuare ogni volta una registrazione per i servizi di proprio interesse.

Il rilascio delle credenziali viene eseguito da un apposito gestore, che si occupa di verificare l’identità degli utenti. Di provider per la gestione dello SPID ne esistono diversi, tra cui Poste Italiane, InfoCamere, Register, Aruba e Namirial. Alcuni di essi, a partire dal mese prossimo, introdurranno il pagamento di un canone per continuare ad usufruire del loro servizio. Vediamo di quali si tratta e quali sono le alternative ancora gratuite.

SPID a pagamento da luglio, quali provider restano gratuiti

Tra i gestori che richiedono un pagamento per l’uso del Servizio Pubblico di Identità Digitale troviamo Aruba, che già da maggio prevede il versamento di 4,90 euro più IVA per il secondo anno di attivazione dello SPID e i rinnovi del servizio. Dal 28 luglio, anche InfoCert richiederà il pagamento di 5,98 euro (IVA inclusa) annui per il servizio.

Insegna Poste Italiane
SPID a pagamento da luglio, quali provider restano gratuiti (Foto Ansa) – prolocomarciana.it

I gestori che, al momento, continuano ad essere gratuiti sono i seguenti: Lepida, Namirial, Lepida e Sielte. A questi si aggiunge Poste Italiane, la scelta più consigliata per chi desidera attivare lo SPID. La richiesta può essere fatta di persona, presso un ufficio postale, ma anche online (con CIE, CNS o firma digitale) o tramite l’applicazione PosteID.

Coloro che hanno attivalo lo SPID con un provider a pagamento (o che diventerà tale) possono passare a Poste Italiane, revocando prima la loro vecchia identità digitale. Un’altra alternativa valida e gratuita è la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che può essere utilizzata in sostituzione dello SPID per accedere ai servizi della PA: ad emetterla è lo Stato e non sono previsti canoni, oltre al costo di rilascio che va dai 16 ai 27 euro.

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