Non serve spostarsi dall’Italia per vivere l’esperienza di un’atmosfera greca: in Italia c’è un luogo che ogni anno conquista i viaggiatori.
Nessun volo direzione Mykonos o traghetti per Santorini. Basta guardare un po’ più in basso sulla cartina, restare dentro i confini italiani e lasciarsi sorprendere. C’è un angolo d’Italia dove tutto sembra imbiancato dal sole. Le pareti delle case riflettono la luce, le terrazze guardano il mare, e il bianco – quello vero o quello che il sole disegna – si mescola al blu profondo dell’acqua.

Qui basta un volo breve da Roma, e in un paio d’ore ci si ritrova immersi in un paesaggio che parla di Sud ma ricorda le Cicladi. E non è una percezione soggettiva: a parlare sono i numeri. Solo ad aprile ha visto aumentare le presenze turistiche di oltre il 27% rispetto all’anno scorso. E la stagione estiva non era nemmeno cominciata. Le spiagge si sono riempite prima ancora che finisse la scuola, e a guardare le prenotazioni, pare che il boom non sia finito.
La chiamano la Grecia italiana. E a vederla, non è difficile capire perché: bianco ovunque, acqua trasparente, vista che leva il fiato.
Tropea, la Grecia italiana a due ore da Roma: come arrivare e cosa vedere
Per chi parte da Roma, il viaggio verso quella che molti chiamano la ‘Grecia italiana’ è più semplice di quanto si pensi. Basta un volo diretto per Lamezia Terme – ne parte più di uno al giorno da Fiumicino – e in circa un’ora si tocca terra. Da lì, con un taxi o un transfer privato, Tropea si raggiunge in meno di 60 minuti. Tempo totale: poco più di due ore, da casa alla spiaggia.

Ed è proprio lì che inizia lo spettacolo. Il motivo? Tropea non è la classica meta balneare che ci si aspetta, ma un piccolo universo sospeso tra cielo e mare. Certo, il Sud Italia è tutto bello: è difficile trovare spiagge butte. Ma questo luogo ha qualcosa in più, o almeno, delle caratteristiche che lo contraddistinguono. Basti pensare alle case arroccate, i vicoli che si arrampicano fino al belvedere, i tramonti che colorano tutto di oro e arancio.
Se si guarda il solo scatto, sembra rubato a una cartolina greca, ma chi questa regione l’ha vissuta sa che si tratta di uno scorcio della Calabria più autentica.
Non a caso le spiagge, vengono definite tra le più belle d’Italia: dalla Spiaggia della Rotonda con vista sul Santuario di Santa Maria dell’Isola, fino alle calette segrete come Praia I Focu. Sabbia chiara, mare turchese, natura selvaggia. E poi la cucina: come non citare la cipolla rossa IGP (che prende appunto il nome), la ‘nduja, il pesce spada e le conserve fatte in casa. Insomma, vale la pena andarci almeno una volta nella vita. Magari quest’estate, chissà.