Frammentarie risultano però le testimonianze documentarie fino al 1530, anno in cui il nobile capitano albanese Demetrio Capuzzimati acquistò per 700 ducati dal capitolo e dal clero della cattedrale di Taranto il feudo di S. Marzano ottenendo ampia podestà affinchè ripopolasse il feudo disabitato con gente non regnicola in cambio dell’ esenzione dai tributi del Regno per un decennio. Nello stesso anno il Capuzzimati acquisiva in enfiteusi perpetua anche la masseria de li Rizzi : dalla fusione nasceva così il feudo di San Marzano. Nel territorio (dalla metà del 1400 detto) delli Rizzi era ubicato il Castrum Carrellum ( struttura difensiva) ed il documento più antico che cita quest’ area è del 1196 in cui l’ antico castrum era associato al limitrofo territorio di Caprarica. Il feudo di San Marzano è attestato per la prima volta invece in un documento del 1281 menzionato tra i confini del Castrum Carrellum. Nel 1461, dopo essere stato proprietà di diversi feudatari, fu incamerato tra i beni demaniali della corona.